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13 mar 2008

gli scout fanno politica?

da quando è iniziata la campagna elettorale, la mia camicia è maltrattata... e penso che quella di ciascuno di noi lè sgualcita in questo periodo.

Mi ponevo la domanda: ma noi del CNGEI, per chi dovremmo votare?
esiste un partito che possa rappresentare i nostri interessi e che possa rappresentarci in parlamento, domani?

penso di si.

qual è quel partito che risponde a criteri di RISPETTO, TOLLERANZA, ACCOGLIENZA, COEDUCAZIONE? non a chiacchiere, ma NEI FATTI!!!!
chi si occupa e preoccupa per L'AMBIENTE, che sappia praticare la SOLIDARIETA', che si faccia promotore di PACE nel quotidiano?

chi è sensibile ai giovani, all'educazione, alla vita all'aria aperta, all'impegno attivo nel sociale (ma deve presentare il curriculum di partito che HA FATTO!)?

bene, metti la tua idea nei commenti ed apriamo un dibattito!!!!

io ho la risposta, ma vorrei sapere la tua....

12 commenti:

  1. Caro Sergio

    io non so se questo "ideale" di partito esiste, certo è che mi trovo oggi in una situazione di disagio perchè ad un certo momento le poche certezze che avevo acquisito da quando ho iniziato ad occuparmi di politica (prima da elettore, poi da militante e candidato) ora sono messe in discussione.
    La cosa che oggi mi preoccupa di più è riuscire a capire se il "mio" partito di riferimento riuscirà a tenere la barra dritta rispetto alla LAICITA' dello STATO

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  2. Caro Sergio,
    certo che se in associazione non ci sono polemiche da buon capo cerchi di alimentarle. Mi spiego: noi del CNGEI non dobbiamo votare per nessuno; noi cittadini iscritti al CNGEI, educati e formati ad assumere decisioni frutto di scelte PERSONALI e responsabili, voteremo per quel partito che secondo noi (intesi come singolo) risponde a criteri di RISPETTO, TOLLERANZA, ACCOGLIENZA, COEDUCAZIONE; che si occupa e preoccupa per L'AMBIENTE, che sappia praticare la SOLIDARIETA', che si faccia promotore di PACE nel quotidiano, che è sensibile ai giovani, all'educazione, alla vita all'aria aperta, all'impegno attivo nel sociale. Ognuno di Noi voterà per chi ritiene più giusto da Berlusconi a Veltroni da Bertinotti alla Santanchè da Boselli a Casini, senza per questo sentirsi meno parte del CNGEI. Il mio augurio e che tutti i soci adulti del CNGEI, comunque la pensino e chiunque votino, si rechino alle urne nella consapevolezza non di esercitare un diritto bensì di "compiere il mio dovere ..."
    carmelo scalfari

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  3. Sto utilizzando il pc di mia moglie...ma non preoccupatevi: la firma in calce sarà la mia!
    Quasi cinquant'anni fa feci una Promessa..."compiere il mio dovere verso Dio e la Patria".
    Pochi anni dopo seguì un giuramento:"osservare le Leggi del mio Stato".
    Alcuni anni fa completai la mia Promessa...Dio, Patria...e Famiglia.
    Ho fatto il '68 e ancora oggi credo di essermi battuto dalla parte giusta...vivo, amo e ho avuto dei figli da una donna che la pensa in maniera diversa dalla mia, eppure è probabile che non avrà il mio voto.
    Non mi interessa da chi il trinomio di cui sopra venga "portato avanti"...la sinistra, la destra, il centro...
    l'estrema destra!
    MI sento in tutto e per tutto in sintonia con quanto espresso da Carmelo...esprimerò il mio voto convinto di averlo dato alla parte giusta e sarà una "cosa mia", una cosa di cui al limite parlare, sulla quale confrontarsi, ma comunque MIA.
    Fraternamente
    Cesare Temporin

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  4. Rispetto,tolleranza,accoglienza, solidarietà.....
    Bellissimi IDEALI di VALORE....
    Ora proviamo a trasportarli nella prassi del quotidiano...per gli "addetti ai lavori" da un piano logico in senso "deontologico de jure" ad un piano "deontologico de facto": la conflittualità che ne deriva è lampante quand'anche non sconcertante.
    Rispetto per la dignità della persona umana e tolleranza.
    "Spero" che tutti i "bravi e laici" Capi dello scautismo CNGEI si siano industriati a "passare" ai loro "ragazzi" e, magari ai loro figli e figlie, il messaggio per cui non si perde in dignità se si mercifica il proprio corpo lungo le strade, nelle piazze e nei parchi cittadini in cambio di lauti guadagni esentasse: un lavoretto come un altro! tutto qui.
    Chissà poi come gli stessi bravi Capi riescono a far coincidere il valore "accoglienza senza se e senza ma" con l'approfittio di persone che dopo aver usufruito per ANNI gratuitamente di acqua luce e gas, alle spalle dei cittadini, si vedono costruire 18 villette a schiera, mentre, magari, le famiglie di quegli stessi ragazzi, il cui padre si spezza la schiena tutti i giorni per dar loro da mangiare, stanno aspettando da anni un alloggio residenziale pubblico.
    Spero, infine che gli stessi benemeriti Capi, in nome della tolleranza, della "laicità" e della solidarietà non abbiano nessuna remora ad affidare un branco o un reparto a chi fa uso di droghe o abuso di alcolici: non sarebbe giusto discriminare chi, la sera prima si è "cannato" o si è spudoratamente ubriacato, nel suo privato, ma la mattina dopo, puntuale come un orologio, si presenta all'appuntamento per una salutare ed "educativa" avventura nel bosco!!!
    Ora, caro Sergio, il voto è solo una questione di coerenza e di coscienza!!!

    fraternamente
    Luciana Maloni
    PS. "Se sono scesa in politica è solo ed esclusivamente per cercare di lasciare alle future generazioni un'Italia un po' migliore di come è attualmente"!!

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  5. Caro Sergio,
    devo dire che il lancio di questa domanda mi ha lasciato un poco perplesso, poi ho riflettuto e ho deciso di dire la mia.
    Intanto occorre dire che uno scout deve fare Politica. Si perche parlare di valori di laicità, tolleranza, accoglienza, pace e fratellanza vuole senza dubbio dire fare Politica. E’ pur vero che poi ognuno di noi , quando passa alla politica di fatto, quella partitica (scusami non sono più riuscito a scrivere politica con la p maiuscola) deve fare i conti con la realtà. Una realtà che devo dire, e parlo ovviamente per me, ho trovato molto distante dai miei valori che, in qualche modo sono stati traditi. Il mio identificarmi in un partito è andato via via scemando lasciandomi l’amarezza in bocca. Ovviamente essendo scout devo sorridere anche nelle difficoltà e farò in modo di cercare di impegnarmi perché la politica oggi espressa possa ritentare di avere la P maiuscola. So benissimo che io non avrò il tempo per vedere questo cambiamento, ma so anche che è mio dovere tentare di fare qualcosa, per poco che sia, perché ciò avvenga. Troppi leader o pseudo tali sono con i fatti distanti da ciò che propugnano e questo per me è intollerabile è dunque ovvio pensare che i cambiamenti sperati non potranno mai giungere ne da loro ne da chi loro hanno deciso degni di essere votati.
    A Luciana Maloni vorrei solamente dire che in Marzo mi viene sempre in mente il tentativo, con i famosi decreti del 1927, di mettere a tacere l’idea di pace e fratellanza che lo Scautismo propugnava. Non ci riuscirono, anzi hanno alimentato quella fiamma che, covando sotto le ceneri, parla oggi ai ragazzi in modo più forte di quei valori che tanto facevano allora paura. Pertanto alcune tue affermazioni le considero figlie della stessa matrice e molto sinceramente molto distanti dai miei pensieri e, sempre a mio modo di vedere, dallo Scautismo.
    Bruno Ferrobraio

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  6. «Meglio fascista che frocio»
    Alessandra Mussolini, leader di "Alternativa Sociale", 9 Marzo 2006

    Bell'esempio di tolleranza e laicità, signora Maloni.
    Buon Cammino,
    Fabrizio

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  7. Domanda semplicissima e difficilissima. In teoria ogni scout italiano, per la sua storia e per un minimo di decenza, potrebbe votare qualsiasi partito tranne i nostri nemici (coloro che hanno cercato di distruggerci) cioè i fascisti. Come sappiamo le cose non stanno così. Per molti motivi. Per questo quando si parla con AGESCI, localmente, il problema principale rimane ancora spiegare che noi non siamo "l'associazione scout fascista"... E' triste, ma accade ancora oggi.
    Ma il problema a me pare un altro.
    La domanda di Sergio è "sbagliata", nel senso che nessuno vota "in quanto scout", facendo il peso delle proposte elettorali (diciamo in maniera totalmente pragmatica e funzionale ai propri interessi).
    Il voto, in Italia ma non solo, non c'entra con le idee. Si vota spinti (anche) da altre istanze.
    A me però pare che la domanda di Sergia sia "sbagliata" (lo ripeto, ma lo dico con estremo rispetto e stima), perché presuppone un atteggiamento passivo.
    A essere gentili, è "difficile" che l'attuale classe politica rispecchi i nostri valori (pensiamo solo alla solidarietà nel paese dei mille campanili, di Rosa e Olindo).
    Allora il problema è che la politica noi non possiamo farla il giorno delle elezioni: siamo piccoli (ma anche AGESCI non ha un gran potere di lobby) e abbiamo orientamenti molto diversi. Forse sarebbe più utile incalzare i rappresentanti con le nostre istanze. Facciamo noi il primo passo, non facciamoci ancora prendere in giro dai programmi scritti sulla carta. Presentiamo "i 12 punti del CNGEI" (!) a tutti gli schieramenti e chiediamo loro di risponderci. Finirà che ci risponde solo Boselli o Fiore (!), ma secondo me, dobbiamo invertire l'onere della prova.

    Michele M. (Milano)

    RispondiElimina
  8. ho trovato questo post per caso e vorrei dire la mia. sono stato per nove anni negli scout, ho fatto lupetti, reparto e parte del noviziato, poi ho smesso. uno dei motivi della "rottura" con lo scoutismo era la politica, sinistrosa e antifascista portata avanti da diversi membri della comunità capi. premettendo che sono persone rispettabilissime e che lo scoutismo mi ha dato veramente tanto, e non mi riferisco solo alle belle esperienze passate con il gruppo ma anche dei buoni valori che mi sono stati trasmessi, verso i diciassette anni ho cominciato ad avere "l'amaro in bocca". bella ciao nel canzoniere, i discorsi contro i fascisti ed i vari tentativi di "defascistizzarmi" non hanno fatto altro che allontanarmi da quest'associazione in cui ho creduto e continuo a credere. anche perchè altri ragazzi "estremisti ma all'opposto" hanno ricevuto più pacche sulla schiena che critiche, in alcuni casi. è innegabile che lo scoutismo italiano sia stato perseguitato dal regime, ma la politica non va importata in NESSUN caso in un movimento come questo. la politica è una cosa sporca e lo scoutismo deve rimanere limpido.

    Saluti
    Luca

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  9. Luca mi fa piacere che i tuoi capi ti abbiano fatto capire con delicatezza e tatto che il tuo essere fascista non è compatibile con lo scautismo. Hanno dimostrato amore, democrazia e affetto nei tuoi confronti. Dalle nostre parti ti sarebbe potuto arrivare qualche calcio nel culo, non dai capi ovviamente, ma da qualche ragazzo meno "pacato". L'antifascismo è base del Patto Associativo.

    Saluti

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  10. un patto che non fa altro che rendere distante lo scoutismo dalla libertà di pensiero. qui da me è un posto piccolo e posso dirti che alcuni genitori (di destra penso) si rifiutano di mandare i figli delle elementari a fare i lupetti perchè "hanno sentito che gli scout fanno politica". la maggior parte delle persone preferisce giudicare solo per sentito dire, e se si diffondessero voci di questo genere secondo me l'agesci perderebbe una buona fetta di interessati e gran parte del suo fascino

    saluti

    Luca

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  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  12. io sono scout e, nell'intimo, nonostante i miei 50anni suonati, no, non son cambiato affatto.
    Socialista (di Sinistra, dunque?!) e Patriottico (forse di Destra, allora?!) ero e lo son rimasto. insomma, nè destra e nè sinistra, ma mai qualunquista o becero individualista. Tollerante, rispettoso delle diversità, ma non dell'egoismo stolido e irrispettoso della natura e della Nazione.
    Ricordo ancora un amico sacerdote e le sue parole davanti alla mia perplessità, ai miei dubbi laceranti di giovane cristiano, scout guida e novello sposo:"... quali valori tu hai ed ami? - Ed io, risposi: Dio, la Patria, la famiglia. - " ti chiameranno fascista, ma tu va' avanti, fa' il bene, ama l'ordine e la disciplina di corpo. Sii scout sempre, nel branco e per la strada, in divisa e senza. Un giorno ci sarà bisogno di gente come te nella vita politica e, quello che hanno disprezzato, tornerà, risorgerà migliorato e forte, più forte di prima. Va'.

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