Sabato e domenica 17-18 gennaio abbiamo fatto CN a Milano.
L’abbiamo voluta fortemente Michele ed io perché guardarsi negli occhi mentre si parla aiuta a capire e a capirsi.
Abbiamo ricevuto un’ospitalità notevole nella sede della sezione. Strano ma vero, eravamo al calduccio, nonostante i -3°C all’esterno.
Giornata approfondita dalle questioni di CN come da ordine del giorno (e come da verbale) dalle 9 alle 18… poi incontro con il COS di Milano. Una squadra giovane, attenta, con le idee chiare e con capacità di azione sinergica. Sono molto contento di aver trovato questo tipo di interlocutori. La schiettezza non è mancata, ma abbiamo avuto modo di chiarire ciò che in assemblea nazionale è passata con il ritmo delle procedure ed ha suscitato molti timori (vedi la questione Sezioni di Grandi Città), ma spiegando bene e esemplificando, si è raggiunto un bel clima di fiducia e di comprensione. Il CN come in gran parte delle cose, ha cercato di offrire delle opportunità: sta a tutti noi coglierle e portarle avanti. Nessuna imposizione dovrà avvenire se non per legge nazionale o per rispetto dei processi democratici.
Piuttosto, penso che molti del CNGEI dovrebbero confrontarsi con la realtà milanese: un modo di fare scautismo per cercare di affrontare temi scottanti di cui l’intera Italia si troverà ad affrontare negli anni prossimi venturi. Milano cerca di dare delle risposte localmente, ma può e deve mettere a disposizione le proprie esperienze, i propri tentativi, a disposizione di tutti. E’ una gran bella sezione, con grande massa critica e capacità di saper guardar lontano. Dobbiamo far sì che le sezioni che hanno qualcosa da dire all’associazione si mettano in pista sempre più, più di quanto hanno fatto finora. Oltre Milano ce ne sono tante che possono offrire le proprie ricchezze, devono solo avere il coraggio di tirarle fuori ed offrirle.
Perché questo è la loro funzione in associazione.
Grazie a tutte quelle sezioni che vorranno condividere con le altre le proprie esperienze per raggiungere sempre più ragazzi ed avvicinarli ai valori dello scautismo attraverso esche studiate ad hoc.
Guardarsi negli occhi è sintomo di lealtà, coraggio, fiducia: grazie a michele e a tutti i milanesi.
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Caro Sergio, grazie per le tue parole. Noi dovremo essere più presenti e propositivi, certo. Ma l'associazione dovrà essere più capace di recepire i punti di vista differenti. Mentre scrivo queste righe mi accorgo che, in effetti, ognuno di noi è geloso delle sue differenze. Siamo insieme per un motivo e una passione, lo scoutismo; ma vogliamo anche mantenere le nostre differenze. E' difficile, ma è importante. Come i padri fondatori della Repubblica: diversi, ma insieme.
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