stanotte ci sono stati scambi, proposte, riunioni, ma le idee che uscivano fuori sembravano sempre girare intorno a 3 grandi aspetti: il Segretario Generale ( inteso come il Centro) ed il Comitato Mondiale devono ASCOLTARE cio' che dice la base; che la situazione di crisi non ha attualmente ancora generato anticorpi da inserire nella Costituzione per non far ripetere più queste situazioni; che le decisioni devono essere prese in maniera quanto più condivisa é possibile e, soprattutto, comunicate. Ci sono stati anche dei chiarimenti ulteriori: per esempio, é falso che i conti non erano stati presentati, ma erano stati presentati in ritardo. ed anche che i conti, per la prima volta in 25 anni di WOSM, sono stati verificati sia da un auditor interno al movimento - da un canadese - che certificati da Ernst&young, una multinazionale di certificazione. quindi, nessuno é scappato o ha usato soldi impropriamente. c'é la scelta dell'acquisto di picarquin: beh, li' c'é il mandato di un comitato mondiale che ha autorizzato il Segretario Generale, doipo aver visto la delibera della regione interamericana che autorizzava l'acquisto con larghissima maggioranza.
quindi il problema si sposta sulla governance: ho parlato direttamente con Wayne (non John, ma si comporta proprio come lui - as a cow boy) ed esprime il suo dispiacere per cio' che é successo, che il metodo non é stato ortodosso (lo ha detto sia in pubblico che in privato), ma che aver scelto questa azione é stata l'ultima spiaggia per lanciare un grido e per farsi ascoltare , forte anche dell'appoggio di oltre il 90% dei componenti di WOSM (di questo sono un po' scettico - penso si riferisca alla grande quantità di soldi che poche associazioni danno a WOSM che rappresentano ben oltre il 60%). Ma ha detto che messo nelle stesse condizioni, lo rifarebbe. E ancora di più: oggi non minacciava più di andarsene, ma di essere ottimista sul futuro. E anche lo svedese ha ribadito il suo dispiacere sul metodo usato.
Ma cio' che più mi ha colpito é stata la richiesta da parte di tutti, ma proprio tutti (escluso i contestatori con a capo USA e Fondazione) DELLE DIMISSIONI di HUI. prima in maniera velata dagli africani, poi man mano dagli altri. e Roberto, in qualità di Commissario Internazionale WOSM per la FIS, visto che Herman Hui non rispondeva più a nessuna domanda e rispondeva sempre - a volte anche eccessivamente - Phillippe del Comitato Mondiale gli ha chiesto cosa ne pensava di tutte le domande fattegli e a cui lui non rispondeva. ha risposto che dall'inizio della crisi ha pensato ogni sera - ed anche ieri sera - di dimettersi. ma poi non sarebbe stato responsabile da parte sua non condurre il comitato fino in korea alla conferenza mondiale: chi l'avrebbe preparata? ma si sarebbe preso qualche giorno o qualche settimana per rispondere definitivamente.
Intanto sono uscite diverse proposte dove anche noi italiani siamo stati protagonisti, ma Gualtiero Zanolini, durante il suo intervento, riassume perfettamente la nostra posizione, accomunata alla posizione di tante altre Organizzazioni nazionali: attenzione e supporto alle Organizzazioni nazionali, maggiore potere e leadership al World Committee, struttura regionale forte come tramite tra il centro e la base.
alla fine l'Europa decide di autoconvocarsi, e l'Italia candida Roma per accoglierla per preparare proposte unitarie da supportare alla conferenza mondiale.
PREPARIAMOCI!!!!
chiudo, stravolto dalla stanchezza.