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14 ago 2009

Una gratificazione che vale tanti anni di impegno!

Roverway 2009 in Islanda – L’esperienza della compagnia “Vagabondi del Nord” del CNGEI

DISTRUGGI OGNI TUA CERTEZZA E POI OPEN UP!

 

Immaginate un giorno di trovarvi in un paese lontano, talmente estraneo alla quotidianità che spesso nessuno lo considera, che quando si pensa all’Europa spesso viene dimenticato. Non solo, ci siete con 8 semi-sconosciuti provenienti da ogni parte d’Italia, senza nessuno della vostra città, e persino il vostro nome potrebbe diventare un altro. E che il 21 di luglio in questo posto può venire il gelo, il gelo nel senso che la vostra tenda si ricopre di ghiaccio. E che anche se di media sono 15 gradi, anche se è sempre il 21 luglio, dalla terra gelata può affiorare acqua alla temperatura di 120°C. E che all’1 di notte è ancora pieno giorno, dopo un po’ il sole scende sull’orizzonte, non diventa mai completamente buio, e alle 3 ricomincia ad albeggiare. Ah, e non ci sono alberi in questo paese. Al massimo qualche “arbusto alto”. E non c’è inquinamento. E potreste vedere strade dritte che si estendono per chilometri senza che una macchina ci passi per ore ed ore. E potreste mangiare carne di balena, o di squalo, o di simpaticissimi uccelli chiamati pulcinella di mare. Oppure potreste mangiare alghe, o una quantità di cetrioli tale che poi non vorrete più mangiarne x il resto della vita. E il panorama cambia in continuazione, mostrando distese di sabbia scura simili a deserti e prati di un verde mai visto, e vedete cascate, ghiacciai, vulcani, geyser, fiumi, laghi, iceberg, spiagge di sabbia nera, formazioni laviche stranissime. E la gente è entusiasta perché un vulcano di lì a 20 giorni dovrebbe eruttare… E il ghiaccio di un ghiacciaio è tutto nero perché è pieno di polvere lavica. E i panorami sono talmente sensazionali che non vi spiegate più perché in fondo credere ai folletti possa essere tanto stupido, anzi! E dimenticate ciò che vi hanno insegnato a scuola a 6 anni: che c’è la pianura, la collina e poi la montagna. Perché l’ordine è totalmente stravolto, dato che le montagne spuntano in mezzo al piatto nulla come i funghi!

Ma soprattutto immaginate di vivere una delle esperienze più entusiasmanti di tutta la vostra vita,  insieme a 3000 ragazzi della vostra età provenienti da tutta Europa, con cui ballare e cantare a squarciagola, condividere un pasto o la fila per il bagno, scambiare qualunque cosa, cucinare, giocare, fare commenti sul cibo, fare hike in posti mozzafiato,  combattere col sonno, col freddo, coi moscerini e con la fame sempre col sorriso sulle labbra, e nel frattempo tutto ciò che ho elencato prima vi diventerà naturale, e gli 8 semi-sconosciuti insieme a te avranno formato una compagnia affiatatissima!!!!

Bene, se riuscirete almeno un po’ ad immaginare tutto questo, potrete avere un’idea di quello che è stato il mio Roverway  in Islanda, dal 17 al 29 luglio 2009!!

La mia, la nostra esperienza è stata forse ancora più particolare degli altri che hanno partecipato al RW, poiché noi facevamo parte dell’”esperimento”  di mandare, oltre alle compagnie di provenienza, una compagnia di rover a partecipazione singola provenienti da ogni parte d’Italia. Se volete saperlo, l’esperimento è pienamente riuscito!

Tutto è cominciato a Milano, il 17 luglio, quando ci siamo incontrati tutti insieme per la prima volta passando assieme una giornata prima di partire alla volta dell’Islanda. Anche la sfiga ha fatto parte della compagnia fina dal primo momento, ma tralasciando gli allagamenti alle 3 e mezzo di notte, ci siamo subito trovati molto bene! Il giorno dopo siamo partiti col contingente per raggiungere le terre dei ghiacci, abbiamo visitato Reykjavik, visto i puffin (le pulcinelle di mare), girato tra i mercatini delle pulci. Il Roverway vero e proprio è iniziato il 20 luglio con la cerimonia di apertura all’università , subito dopo la quale siamo partiti x il nostro Journey, e 5 giorni dopo siamo arrivati all’Altinghi, il campo fisso all’ Ulfljotsvatn Scout Center nel sud ovest dell’Islanda. Infatti il campo era diviso in parte mobile (JOURNEY) e fissa (ALTHINGI) che rappresentano la tradizione democratica più antica ancora esistente al mondo.

[ALTHINGI è infatti il consiglio degli abitanti dell'Islanda che, fin dall’inizio della colonizzazione dell’isola (X secolo), si svolgeva una volta all’anno durante la stagione estiva durando circa un paio di mesi .

A questo incontro ogni tribù (TRIBE) portava il proprio contributo creando un vero e proprio mercato di scambi e di conoscenze oltre alla risoluzione di eventuali difficoltà. Per partecipare a questo incontro, le tribù si muovevano dai loro villaggi per raggiungere il luogo dell’assemblea affrontando viaggi avventurosi e sfidanti, i JOURNEY. (dal sito Roverway.it )]

Il nostro Journey era  nel parco naturale più grande d’Europa, alle pendici del maggiore ghiacciaio d’Islanda: lo Skaftafell National Park. Sono stati giorni di grandi camminate, di attività di servizio, di fuochi internazionali, di grandi amicizie col resto della tribe, di piscina calda, di ghiacciai e cascate e anche di pioggia, vento e freddo, ma i rover del CNGEI hanno sempre affrontato tutto col sorriso sulle labbra e gli strumenti musicali in mano!

Al termine di questi fantastici giorni siamo finalmente arrivati al campo fisso, ritrovando facce conosciute, magari un po’ più stanche e abbronzate, soprattutto con una felicità nuova negli occhi e tanta voglia di raccontare il proprio Journey.

Al campo fisso le attività ruotavano attorno ai villaggi, in ognuno dei quali si trascorreva mezza giornata: l’Arty Party village, per l’arte e le attività manuali; il viking village, con attività sulle antiche tradizioni nordiche (lavorazione di legno, ferro, lana cotta, pietra, e salmone affumicato e capretto allo spiedo); il Psst village, sui temi sociali e scientifici (discriminazione, prevenzione dell’Aids, sicurezza in auto, esperimenti scientifici, l’esperienza di provare ad essere ciechi per qualche minuto…)  l’Environment village, sull’ambiente, la sostenibilità e il riciclaggio;  lo sport village, dove poter praticare di tutto grazie alle strutture del campo e il vicino lago.

Il 26 Luglio c’è stato l’International Carnival in cui ogni nazione con il proprio stand mostrava al mondo un po’ della propria cultura e delle proprie tradizioni attraverso giochi, assaggi, attività, balli. Nonostante un po’ di pioggia, gli Italiani col loro gigantesco padiglione hanno degnamente mostrato all’Europa le nostre tradizioni, e anche il presidente Islandese Olafur Ragnar Grimsson, venuto a visitare il Roverway, ha mangiato la pizza!

Il campo offriva poi la possibilità di svolgere hike a piedi e in bicicletta nei dintorni del centro, anche noi abbiamo colto l’occasione, affrontando un percorso in bici davvero duro, non tanto per le asperità del terreno quanto per il vento talmente forte che era persino difficile tenersi in equilibrio sulla bicicletta…ma anche questa è stata una bellissima esperienza!

E fra le attività, i fuochi serali, la disco notturna, le serate alla sala da tè Ceca, i pediluvi nel lago, le nuove conoscenze, gli scambi di distintivi e maglie, le visite a casa Italia elemosinando caffè, il 28 luglio è arrivato in un baleno…la mattina, sotto una leggera pioggia e il solito freddo islandese, e sempre in compagnia degli amati moscerini del lago, il Roverway 2009 è giunto al termine, con un sorriso, una canzone e un arrivederci al 2012…

Ma le sorprese non erano finite: difatti nel pomeriggio, smontate le tende, ci aspettava, di contingente, la verifica finale e una gita in piscina, ai geyser e a vedere Gullfoss, la cascata più grande d’Islanda, terminando il tutto con una cena tipica in un ristorante (che dopo dieci di sandwich e di cetrioli acolazionepranzoecena, ci è sembrata il paradiso).

L’ultima notte è passata così, in bianco, in compagnia degli amici del resto del mondo e della solita luce che non ti abbandona mai se non per poche ore,  poi gli ultimi saluti. Ci aspettava ancora una giornata di viaggio, fra scali per le capitali europee e dormite più e meno comode sugli aerei. A Milano anche la compagnia si è salutata. Gli ultimi abbracci, un arrivederci al più presto possibile. Si torna a casa…

Il ritorno è stato terribile. Non solo per lo sbalzo di temperatura, e per le notti troppo buie.

Non vedevo un albero da dieci giorni. Uno alto, dico. Può sembrare una cosa stupida, ma è strano non vedere più gli alberi.

I primi li ho visti dall’aereo al rientro a Milano. Alcuni in boschetti selvaggi e spontanei. Altri, invece, piantati in ordine perfetto a distanza regolare l’uno dall’altro. Mi sono sembrati finti, e la cosa mi ha disgustato.

L’Islanda, invece, non è finta, anche se potrebbe sembrarlo agli occhi di chi è abituato ai paesaggi urbani. Sembra finta perché è troppo bella. Non posso descrivere la sensazione provata alla vista di ogni ghiacciaio, cascata, vulcano, geyser, fiume, iceberg, spiaggia sull’oceano, lago visto: ogni parola sarebbe banale.

Posso solo dire che ogni volta mi sono saliti i brividi fin sopra i capelli e mi sentivo sovreccitata, come quando, scesa dall’aereo, continuavo a dire a tutti “Ti rendi conto?!Siamo in Islanda!!! SIAMO IN ISLANDAAAA!!!”

Il pensiero, una volta a casa, torna continuamente lì: a quel cielo d’Islanda che è di un colore incredibile, agli amici, alle risate, alle canzoni, alle mille avventure…la nostalgia è grande, e altrettanto grande è la gioia di aver vissuto questi momenti e di essersi sentiti, ancora una volta, parte attiva della grande famiglia dello Scoutismo.

Ringrazio chi ha vissuto l’esperienza con me, ovvero la mitica compagnia Vagabondi del nord: il nostro CC Nicolò (Roma) e gli altri compagnoni:Vittorio(Napoli) Andrea  (Messina) Elisa e Vittorio (Reggio Emilia), Marco (Arco), Emiliano (Milano), Edoardo (Gassino Torinese); tutto il contingente Italiano e il suo staff, in particolare Mario e Benjo e la compagnia Sette Più di Cagliari per aver condiviso con noi tante esperienze.

 Ah, e ovviamente come dimenticare coloro che alla radice mi hanno permesso di vivere l’esperienza, e che mi sono rimasti sempre nel cuore: la compa Stella del Cammino di Benevento! 

A tutti voi un grande saluto e un grandissimo Takk!

 

Irene Scocca - Castoro Guerriero

Compagnia Vagabondi del Nord / Compagnia Stella del Cammino Benevento 1

 

 

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