|
Scout denunciati per colpa
del motto: discrimina gli atei
La 'National Secular Society' e la 'Humanist Associaton' contestano il fatto che gli Scout si rifiutano di cancellare la frase ''fare il mio dovere al cospetto di Dio'' dal loro motto. ''Due terzi degli adolescenti si definisce 'non religioso' e l'unico modo per entrare bisogna mentire''
Londra, 1 febbraio 2008 - La 'National Secular Society' e la 'Humanist Associaton' hanno denunciato l'associazione Scout alla commissione pari opportunita' britannica per discriminazione nei confronti degli atei.
Le due associazioni sono infatti furiose poiche' gli Scout si rifiutano di cancellare la frase ''fare il mio dovere al cospetto di Dio'' dal loro motto.
Ma Stephan Peck, membro dell'associazione Scout - fondata da Lord Baden-Powell, un devoto cristiano - ha tagliato corto: ''E' fondamentale - ha detto al Daily Telegraph - che i giovani Scout vengano aiutati a comprendere la loro spiritualita'''.
Porteous Wood, presidente della 'National Secular Society', ha pero' cosi' replicato: ''Due terzi degli adolescenti si definisce 'non religioso' e l'unico modo per entrare a far parte degli Scout e' quindi di mentire''. ''E' intollerabile - ha proseguito - che debbano ritrovarsi in questa situazione per iscriversi a quella che e', per molti aspetti, l'unica associazione giovanile presente sul territorio. Da un lato gli Scout si riempiono la bocca con ciance sull'onore, ma che esempio sara' mai per i ragazzi dire 'se menti, puoi entrare, senno', vai a quel paese'''.
Il motto degli Scout recita: ''Sul mio onore/prometto che/faro' del mio meglio/il mio dovere al cospetto di Dio/e della Regina/per aiutare altre persone/e rispettare la legge degli Scout''.