Siamo alle solite…
Il cngei diventa lo specchio del clima della società italiana; il conflitto si eleva e si sottolinea ciò che divide, e non ciò che unisce. Che assurdità. ALLA FACCIA DELLA LAICITA’.
CI RIEMPIAMO LA BOCCA DI LAICITA’ e poi ci comportiamo come i più grandi faziosi del mondo. Non saremmo degni di legare il legaccio delle scarpe neanche al più grande degli integralisti, visto il nostro integralismo.
Sono nauseato.
Ho scritto una introduzione ad una mail che ho spedito in mailing list del cngei sulla crisi Wosm. Spero tocchi la sensibilità di chi spara senza pensare e di chi spara pensando. La cito così com’è.
“Risponderò in un’altra email anche sulla Laicità (tra qualche giorno), anche se i documenti associativi sono chiari, il programma con cui siamo stati eletti Doriano ed Io sono chiari, che il programma nazionale è chiaro e trovo realmente aberrante l’aria di conflittualità che si sta elevando in associazione: se ciascuno di noi provasse a mettersi nei panni dell’altro anziché difendere la propria posizione, FORSE, ma dico forse, ciascuno di noi vivrebbe nel profondo della sua intimità una pezzettino di Laicità, ispirandosi alla Tolleranza, al Rispetto, alla Solidarietà, all’Accoglienza.
Non riesco ancora a comprendere quale ESEMPIO dà, ai propri ragazzi, chi si professa educatore/trice di questa associazione se si professa di condividere i Valori sopra citati e si manifestano con dichiarazioni di guerra o con soddisfazioni di vittoria.
Provo veramente un grande amaro in bocca nel vedere sventolio di bandiere e levate di scudi: stiamo perdendo l’equilibrio ed il raziocinio. Soprattutto personale, prima che associativo.
Ricordo a tutti che ad ogni vittoria corrisponde una parte sconfitta con una dignità da rispettare e tutelare (Se si vuol vivere la laicità); che in ogni guerra, fisica o mentale, l’unica vittoria è quella della morte (fisica o morale) e che il dolore per una morte è infinito ed eterno (se si vuol essere veramente laici); che la strada della Mediazione e della Morigerazione è quella dell’equilibrio, l’unica strada possibile dove ciascuno è capace di rinunciare un po’ dell’IO per costruire un po’ più del NOI (se si vuol essere laici).
Esser laici è una scelta.”
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