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22 nov 2014

Guida la tua canoa - Baden Powell

Quando ero giovane c'era in voga una canzone popolare:

«Guida la tua canoa» con il ritornello»

«Non startene inerte, triste o adirato

Da solo tu devi guidar la tua canoa».

Questo era davvero un buon consiglio per la vita.

Nel disegno che ho fatto,

sei tu che stai spingendo con la pagaia la canoa,

non stai remando in una barca.

La differenza è che nel primo caso tu guardi dinnanzi a te,

e vai sempre avanti, mentre nel secondo non puoi guardare

dove vai e ti affidi al timone tenuto da altri e perciò

puoi cozzare contro qualche scoglio, prima di rendertene conto.

Molta gente tenta di remare attraverso la vita in questo modo.

Altri ancora preferiscono imbarcarsi passivamente,

veleggiando trasportati dal vento della fortuna o dalla corrente

del caso: è più facile che remare, ma egualmente pericoloso.

Preferisco uno che guardi innanzi a sé e sappia condurre

la sua canoa, cioè si apra da solo la propria strada.

Guida tu la tua canoa.

 




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18 ott 2014

lettera di Baden Powell ai genitori di un lupetto

´Suo figlio è entrato oggi nei lupetti, la branca più giovane dello scoutismo e - poichè io sono pertanto divenuto, in qualche misura, un Suo aiutante nella sua educazione - Le scrivo per assicurarLe che le sue azioni ed il suo progresso nel Branco saranno seguiti con un interesse stretto e personale. Come Lei sa, il nostro scopo è di aiutare i genitori fornendo ai loro ragazzi un’allegra comunità di compagni e proponendo loro sane attività per la mente ed il corpo, cosicchè attraverso il gioco essi possano svilupparsi e divenire uomini di successo e buoni cittadini. Non ci proponiamo di prendere il Suo posto nell’affetto del Suo ragazzo, ma soltanto di aiutarLa ad educarlo. Pertanto speriamo che anche Lei da parte Sua ci aiuterà: venendo di tanto in tanto a vedere il Branco in attività; facendo tutto il possibile per incoraggiare il ragazzo a venire alle riunioni di Branco e a lavorare al e prove di pista; interessando al lupettismo i Suoi amici e portando alcuni di loro al e nostre manifestazioni. Non esistono due ragazzi che siano identici, ma noi cerchiamo di tirar fuori il meglio del a personalità di ciascuno di essi. Non esistono due genitori che abbiano esattamente la stessa idea per i ragazzi. Per questo motivo saremmo lieti che Ella potesse vedere sotto quale aspetto, a Suo avviso, la formazione lupetto si adatta o non si adatta al Suo ragazzo e suggerirci ciò che Ella vorrebbe venisse fatto in particolare nel suo caso. Speriamo che Lei scoprirà che la formazione lupetto lo rende forte nel fisico, servizievole e ubbidiente a casa, capace di riuscire nelle sue attività di tempo libero e in linea generale, pieno di buonumore, di disponibilità, di energia. Se Lei trova che il lupettismo ha questi risultati positivi, spero che lo incoraggerà  a continuare ed a passare agli esploratori quando avrà l’età. Non abbiamo una nostra particolare ideologia, non favoriamo una religione a preferenza di un’altra, né teniamo conto degli orientamenti politici o del a classe sociale del e famiglie.

Il nostro scopo è quello di aiutare i ragazzi a divenire cittadini felici, sani e prosperosi e per far questo, abbiamo bisogno del a fiducia e dell’amicizia dei loro genitori. Sinceramente Suo.

Robert Baden-Powell

Taccuino




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12 ott 2014

Ulitmo Messaggio di Baden Powell

Cari Scouts,

se avete visto il film di Peter Pan vi ricorderete che il capo dei pirati ripeteva ad ogni occasione il suo ultimo discorso, per paura di non avere il tempo di farlo quando fosse giunto per lui il momento di morire davvero. Succede press’a poco lo stesso anche a me, e per quanto non sia ancora in punto di morte quel momento verrà, un giorno o l’altro; così desidero mandarvi un ultimo saluto, prima che ci separiamo per sempre.

Ricordate che sono le ultime parole che udrete da me: meditatele.

Io ho trascorso una vita felicissima e desidero che ciascuno di voi abbia una vita altrettanto felice.

Credo che il Signore ci abbia messo in questo mondo meraviglioso per essere felici e godere la vita. La felicità non dipende dalle ricchezze né dal successo nella carriera, né dal cedere alle nostre voglie.

Un passo verso la felicità lo farete conquistandovi salute e robustezza finché siete ragazzi, per poter essere utili e godere la vita pienamente una volta fatti uomini.

Lo studio della natura vi mostrerà di quante cose belle e meravigliose Dio ha riempito il mondo per la vostra felicità. Contentatevi di quello che avete e cercate di trarne tutto il profitto che potete. Guardate al lato bello delle cose e non al lato brutto.

Ma il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri. Procurate di lasciare questo mondo un pò migliore di quanto l’avete trovato e, quando suonerà la vostra ora di morire, potrete morire felici nella coscienza di non aver sprecato il vostro tempo, ma di avere <>. <> così, a vivere felici e a morire felici: mantenete la vostra promessa di scouts, anche quando non sarete più ragazzi, e Dio vi aiuti in questo.

 Il vostro amico

Baden Powell

 




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1 set 2014

LA MAFIA DEVE CAPIRE CHE DON CIOTTI NON E' SOLO di don Antonio Sciortino Famiglia Cristiana

«Putissimo pure ammazzarlo», impreca durante l’ora d’aria Totò Riina, il capo dei capi, con il compagno di socialità Alberto Lorusso. Non sa di essere intercettato. E non sa che il suo pensiero, le sue minacce, sono la riprova inconfutabile che la Chiesa è uno dei principali nemici della mafia. Riina vorrebbe morto don Luigi Ciotti, fondatore e instancabile animatore di Libera. Lo accosta a don Pino Puglisi, e non è un caso.

Il boss di Cosa Nostra parla con rabbia e acredine del parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993, il giorno del suo compleanno ed elevato agli onori degli altari. Proprio non se lo sa spiegare Riina, perché Puglisi si comportava in quel modo. Ma come? Il parroco deve dire Messa, benedire, celebrare matrimoni e funerali, guidare la processione, ma non uscire dai suoi confini: la chiesa, la canonica, la sacrestia. E, invece, don Puglisi “sconfinava”, faceva di tutto per rendere vivibile un quartiere invivibile, una delle borgate a più alta densità mafiosa di Palermo: voleva una scuola media, un centro per il doposcuola e il catechismo, un oratorio. Voleva un po’ di verde e addirittura un comitato civico. E aveva sfilato in corteo il 23 maggio e il 19 luglio in occasione dell’anniversario delle stragi di Cosa Nostra, aderendo al “Comitato dei lenzuoli” che ricordavano Falcone e Borsellino.

«Il quartiere voleva comandare», commenta il boss con disprezzo. «Ma tu fatti parrino (prete, ndr), pensa alle Messe, lasciali stare… Il territorio, il campo, la Chiesa… Lo vedete cosa voleva fare?». Quella di Puglisi è la Chiesa che “interferisce”, per usare un’espressione cara a don Ciotti.

Non sorprende l’analogia tra don Puglisi e il fondatore e animatore di Libera. «Per me», ha commentato a caldo dopo la notizia delle minacce di Riina, «l’impegno contro la mafia è da sempre un atto di fedeltà al Vangelo, alla sua denuncia delle ingiustizie, della violenza, al suo stare dalla parte delle vittime, dei poveri, degli esclusi».

Lo aveva ripetuto anche a papa Francesco, durante la Giornata della memoria e dell’impegno del 21 marzo scorso celebrata nella parrocchia romana di San Gregorio, dedicata alle vittime di tutte le mafie. E quell’incontro era rimasto ben presente nella memoria del Pontefice, quando in Calabria levò la sua voce contro i mafiosi, scomunicandoli e invitandoli a convertirsi.

Le parole di Riina sono anche una provocazione a riflettere e ad agire. Sono il segnale che l’azione evangelica, ecclesiale e sociale contro le mafie funziona e dà i suoi frutti, ma che tutti dobbiamo proseguire nell’impegno tracciato dal sacerdote. La reazione del boss dà ragione al procuratore di Palermo della stagione delle stragi mafiose Nino Caponnetto, che diceva che «la mafia alla lunga ha più paura della scuola che della polizia».

Le mafie, per don Ciotti, «sanno fiutare il pericolo, sentono che l’insidia, oltre che dalle Forze di polizia e da gran parte della magistratura, viene dalla ribellione delle coscienze». Per questo rafforzare la scorta a questo sacerdote che porta avanti l’intransigenza etica del Vangelo non basta. Servono leggi contro la corruzione, servono norme più rapide sulla confisca dei beni mafiosi. E serve soprattutto un moto collettivo delle coscienze per far capire alla mafia che don Ciotti non è solo, è uno di noi.

 




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solidarietà a don Luigi Ciotti!!!

Essere minacciati da totò riina può essere un vanto…soprattutto se si spende la propria vita per lottare la mafia. Ma questo potrebbe essere un vanto se la propria vita fosse farcita di vana gloria. Chi conosce don Luigi sa che egli non desidera essere il centro delle attenzioni del mondo, ma veramente essere al servizio degli altri per essere testimone del Vangelo. Per Lui, servire Dio è riconoscere il messaggio di Gesù attraverso il Vangelo: e la sua interpretazione migliore è la lotta alla mafia. E ieri, il capo dei capi, ha fatto una grande cortesia a Don Luigi: la minaccia non può far altro che farci stringere, in solidarietà fraterna, a Don Ciotti. Forza Libera, forza don Luigi!!!! Grazie per indicarci la strada di un Cristianesimo d’azione!




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29 mag 2014

CNO-WEBTV

Cari amici e amiche,
comunico il lancio di una nuova webtv, ideata, creata e diretta da Stefano
Delle Cave. Mi farebbe piacere che la segnalasse ad altri vostri contatti.
Grazie e i migliori saluti,

Sergio Fiorenza
www.cno-webtv.it




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4 feb 2014

In occasione della Giornata del Pensiero che si tiene intorno al 22 febbraio di ogni anno (momento per tutti gli scout del mondo di compiere la BUONA AZIONE da destinare a chi ne ha bisogno - data di commemorazione della nascita del fondatore dello Scautismo, Sir Robert Baden Powell of Gillwell), verrà organizzata una settimana di eventi dal taglio educativo per le giovani generazioni affinchè sappiano quanto sia importante vivere la solidarietà per la costruzione della fraternità, dal taglio formativo per i giovani adulti che si occupano di far crescere i ragazzi e che si occupano di “lasciare il mondo un po’ meglio di come lo si è trovato” – uno dei motti di Baden Powell.

Gli eventi avranno inizio il 15 febbraio, pomeriggio con spettacolo che si terrà nella città che ha visto crescere Fabio da bambino (san Giorgio a Cremano – Ex Fonderia di villa Bruno): incontro con personaggi del mondo dello sport (del passato e del presente) e dello spettacolo (comici giovani e/o affermati cresciuti nel vivaio di San Giorgio a Cremano) nonché momenti di musica da camera e musica popolare antica napoletana per passare qualche ora insieme e contribuire alla causa raccogliendo fondi per Fabio (fai agli altri ciò che vorresti sia fatto a te);

16 febbraio, mattina: giochi per bambini in Villa Bruno per far coinvolgere i bambini a giocare con noi con Maghi, Pagliacci e Mangiafuoco per fare una piccola buona azione, donando l’equivalente dell’eventuale barretta di cioccolato per far curare Fabio ad Innsbruck (il mare è fatto da singole gocce);

Nella settimana dal 15 al 23 febbraio: apertura delle sedi degli scout tutte le sere per accogliere i giovani dei paesi che vorranno vivere i giochi scout e far capire quanto sia importante essere “comunità fraterna” in quanto scout (una volta scout, sempre scout);

il 19 febbraio: aperitivo dalle 19 alle 21, per tutti gli iscritti agli scout che vorranno raggiungerci con i loro amici (dagli 11 anni in su!) presso l’Equobar di San Sebastiano al Vesuvio per passare un po’ di tempo insieme, consumare una bibita e qualche stuzzichino e contribuire alla raccolta soldi per Fabio (se anche il più piccolo tra noi destina 10 cents per contribuire alle cure di Fabio, l’incidente di Fabio ha dato un senso alla vita di ciascuno di noi!); gli scout più grandi (dai 16 anni in poi) se vorranno rimanere anche dopo le 21, potranno farlo (una volta scout, sempre scout);

il 22 febbraio, dalle 16 in poi: torneo di “Palla Scout” per Compagnie/Noviziato/Clan/giovani adulti nello scautismo che vorranno aderire e che si svolgerà nella palestra della scuola di Massa di Somma (NA); (Tutto col gioco, niente per gioco)

il 22 febbraio sera, dalle 21,30 in poi: spettacolo musicale nel teatro della Villa comunale di Massa di Somma (NA) con gruppi di musica popolare e band emergenti della provincia di Napoli (lo scout è sempre sereno, anche nelle difficoltà);

Il 23 febbraio, al mattino, Grande Gioco tra tutti gli scout di tutti i gruppi che avranno aderito alla manifestazione da realizzare sul territorio dei comuni di Massa di Somma e di Pollena Trocchia (il gioco è il più grande maestro di vita). A conclusione del Grande Gioco, si svolgerà poi un incontro di preghiera interreligioso presso la villa comunale di Massa di Somma (NA) per convogliare tutte le buone intenzioni e pregare il Dio dell’Umanità nelle sue diverse forme, invitando ministri di culto delle diverse religioni che sono rappresentate sul territorio campano (Fabio: tutto ha un senso).


Per l’occasione, verranno prodotte delle spille a bottone.



TUTTI GLI INCASSI SARANNO DEVOLUTI ALLA PARTECIPAZIONE DELLE SPESE DI CURA AD INNSBRUCK DI FABIO GRAZIANO. 

3 gen 2014

per Fabio Graziano: un piccolo gesto, un grande aiuto

Fabio è cresciuto con noi nella sezione di Portici del CNGEI. Fabio ha avuto
un incidente ed oggi ha bisogno del nostro aiuto.

Qui il collegamento di una pagina facebook creata dalla sua compagna.

https://www.facebook.com/fabiotuttohaunsenso/posts/700117953345723

Ha bisogno di soldi per essere curato in Austria…solo per ridare una
speranza.

Un aiuto concreto, con un bonifico, piccolo o grande che sia, sarà un'azione
bella per un buon inizio del 2014.

Grazie per ciò che farai.





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OMAGGIO A TROISI

La Reggia di Caserta: il mio Sogno Eterno

Dissacrante ed esilarante!

ptg leone 1982 sez. Portici

ptg leone 1982 sez. Portici

La notte dei cristalli: germania, 9 novembre 1938

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