unità dello Scautismo Italiano: Grazie Marcello!

dopo anni che non vedevo e sentivo Marcello Tripodo, mio fraterno amico, ieri sera ci siamo concessi una lunga chiacchierata via skype. ci raccontiamo,quando capita, come stiamo crescendo e come stiamo affrontando la vita. Lui è un Grande della Vita: è riuscito nel suo intento ed oggi è un top Manager che si muove tra aeroporti e grandi aziende come consulente di grandi ristrutturazioni di multinazionali. Ma già dai tempi in cui era nello staff del Reparto degli Estensi  . Contingente CNGEI al Jamboree in Olanda nel 1995, io lo definivo "il MARADONA" dello staff: poteva fare quello che voleva, tanto con un guizzo o con un'idea geniale, dava impulso, novità, efficacia ad intere attività ed azioni educative.
IERI SERA ero emozionato: da tanto avevo voglia di incontrarlo e non ci riuscivo.
grazie a skype, ci incontriamo e, come a i vecchi tempi, scappano continue battute e risate.
Poi la domanda a bruciapelo: ma quel è l'idea per cui vale la pena dedicare la seconda parte della vita, eventualmente, in questo CNGEI? Mi costringe a pensare velocemente e a rispondere d'istinto: Marcè, mi sono convinto sempre più che lo scautismo è UNO... poi viene declinato in tanti modi, in tempi diversi e con le modalità che territorio e persone "indigene" hanno la necessità di concretizzare. Ma rimane UNO. ecco, penso che si dovrebbe avere il coraggio di unire le forze per andare incontro ai giovani, dare loro risposte e cercare di migliorare il mondo attraverso le nuove generazioni. Tutti insieme, non ciascuna associazione convinta di avere la Verità dell'azione. Anche la chiesa si sta muovendo verso un confronto ed uno sviluppo di capacità di accoglienza della diversità e l'Agesci,  oggi ancor di più di prima e più che mai, potrebbe interpretarne l'azione. Noi, come scout laici, dovremmo ancor di più esser promotori. E non mi fermerei ad un dialogo, seppur importante e fondamentale, tra il CNGEI e l'AGESCI, ma allargherei il dialogo e l'accoglienza a tutte le realtà scout che vorrebbero arricchirsi della diversità dell'ESSERE. una casa comune dove dialogare, confrontarsi, crescere insieme e presentarsi al Paese ed alle Istituzioni (Scout e non, nazionali e internazionali) come LO SCAUTISMO ITALIANO.

Marce', come al solito, hai tirato fuori da me ciò che covava e non avevo il coraggio di dire, neanche a me stesso.