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26 set 2015

la ricerca del Senso.

i momenti sono difficili. Anzi difficilissimi.
si fa fatica a capire il Senso di tutto ciò. Stamattina mi è stato detto da un carissimo amico francese "qui sulla Terra siamo delle cacchette, siamo delle nullità; se qualcosa ci sarà dall'altro lato, lo scopriremo quando andremo di là e capiremo cosa saremo. nel frattempo, la nostra vita qui è irrisoria e legata ad un filo. Ce ne rendiamo conto solo quando scoppia un temporale nella vita".

Cosa sto imparando da questa esperienza?
che veramente tante cose buone che mi capitano non dipendono da me, ma sono per lo più botte di fortuna, opportunità da cogliere, spunti che sono messi lì per avere la fortuna di riflettere. Ma tanti  - e tra i tanti anche io, finora - pensano che sia la bravura, la preparazione, la capacità, la tenacia, la caparbietà, la lungimiranza, la forza d'animo a dare i risultati. Ecco, il successo è decretato dalla volontà. Ed ho capito quanto sia fallimentare questo approccio alla vita. Ci sono momenti, lunghi momenti, irreversibili momenti, in cui, nonostante tu possa mettere tutta la forza e la determinazione che hai, la capacità di resistenza a cui appellarsi, che nulla dipende da te. Comprendi che il naufragio è lì a un tiro di schioppo, che gli scogli sono lì, messi lì con una sola funzione: quella di far sfasciare la nave e disperdere tutto, ma proprio tutto ciò che è sulla nave, cose e persone.
Resisti, finchè puoi, resisti perchè devi...ma gli eventi hanno il sopravvento. Ed allora capisci che sei una cacchetta, che sei un nulla; prendi consapevolezza che un'onda, una semplice onda, un flebile colpo di vento può decidere per te e per la tua vita. Comprendi che non serve valorizzare le tue capacità (ma in fondo, veramente, cosa so fare?), capisci che resistere è inutile (è uno sforzo sovrumano che non trova risposta utile), interiorizzi che il presente ed il futuro non dipende da te.

ed allora cerchi il Senso di tutto ciò.

E' tutto un caso? O è frutto di scelte sbagliate? o c'è un nesso tra la Vita mia e quella di altri, altri che vivono il presente, che hanno vissuto il passato, e che vivranno il futuro? e se questo nesso c'è anche con l'esistenza in altre dimensioni? e se personaggi spirituali della storia realmente sono stati frutto di connessioni con altre dimensioni?

ed allora ti appoggi alla Fede. Si, prima è un semplice appoggiarsi. Poi la scopri come via di conforto: il fatto che la Fede ha come limite il dover superare necessariamente la Ragione aiuta molto a sgravarsi dalle angosce. Poi comprendi che è il legame con la tua famiglia, con la cultura della tua infanzia, dei luoghi e delle persone che hai frequentato. E tutti tornano a vivere intorno a te, nei respiri, negli odori, nei profumi, nei suoni, nei colori. E tutto diventa casa, famiglia, E inizi a cullarti in questo abbraccio che la Fede ti regala: il conforto materno di un abbraccio. Ed inizi a dialogare con chi questa fede ti offre: Colui che ha voluto sancire il contatto, attraverso le sembianze umane, tra l'Essere Infinito ed Eterno e l'Uomo. Diverse sono le forme che le diverse culture attribuiscono a questa Rivelazione: dipende dalla zona in cui sei nato. Ma se ti impegni a percorrere le strade indicate, qualunque esse siano, le sensazioni che provi sono le stesse (e probabilmente il risultato finale del dialogo con il Trascendente è lo stesso).

Ed allora inizi a comprendere che sei solo un pezzettino del flusso. Comprendi il senso profondo dell'Umiltà come strada per comprendere che puoi partecipare, con la volontà, a di essere un infinitesimo del flusso della VITA. Alla pari, con lo stesso valore di chiunque altro. Che quindi non sei nè superiore nè inferiore a nessuno per poter giudicare o sindacare sull'operato altrui. puoi migliorare il tuo per aumentare quel contributo al Flusso della Vita.

Questo non esula dalle proprie responsabilità: ma almeno sai che non sei il garante del mondo. Sai che sono solo opportunità. e che se finisce una opportunità, ne nasce un'altra. e un'altra ancora. Penso che con questa consapevolezza si possa abbandonare definitivamente il Delirio di Onnipotenza che ciascuno si porta con sè.

17 giu 2015

L'Annunciazione: un cortometraggio di Stefano delle Cave.

Stamattina ho partecipato al crowdfunding di un lavoro cinematografico di Stefano Delle Cave, un giovane regista mio amico. UN LAVORO SULLA TERRA DEI FUOCHI. si partecipa anche con un minimo- bastano anche solo 5 euro per sostenere il progetto, il lavoro, la causa. Visita il sito e, se lo ritieni giusto, aiutalo anche con un minimo contributo.

http://eppela.com/ita/projects/3689/lannunciazione

 




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3 giu 2015

elezioni ed impegno civico

GRAZIE GRAZIE GRAZIE.

 

Finita l’ubriacatura della campagna elettorale, si dirada la nebbia e si cerca di guardare all’essenza.

La competizione elettorale è stata dura e il mio risultato è stato un contributo al partito.

Ringrazio tutti coloro che hanno creduto in me e garantisco il mio impegno di sempre nel portare avanti idee ed azioni quale contributo alle aree che mi hanno fatto crescere e vivere.

 




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23 mag 2015

Al Comune di San Giorgio a Cremano: Vota Fiorenza!

E’ l’ultima settimana di campagna elettorale: mi puoi aiutare?

Un ultimo sforzo: insieme ce la possiamo fare.

·         Se abiti a San Giorgio e già hai deciso di votare per me: grazie mille! Puoi cercare di convincere anche solo un’altra persona in più a votarmi?

·         Se abiti a San Giorgio e hai deciso di non votare per me? Mi dispiace un po’ e ti chiedo di ri-valutare questa scelta: aiutiamoci a capirci per impegnarci insieme (io in prima linea, come sai già che son capace di farlo).

·         Se non abiti a San Giorgio: conosci persone che vi abitano? Puoi cercare di convincerli a votare per me? Potrebbe essere l’occasione giusta per conoscerci.

 

Ø  Perché mi sono candidato? Perché ho imparato che nella vita non bisogna lamentarsi e basta, ma se vuoi cambiare le cose, devi rimboccarti le maniche e darti da fare.

Ø  Perché con l’UDC?  Sono sempre stato di Centro e questo partito, a livello territoriale, rappresenta quanto più vicino al mio modo di essere.

Ø  Perché con lo schieramento di Centro Sinistra, con Giorgio Zinno Candidato Sindaco? Perché è quello più credibile per costruire un futuro concreto a San Giorgio, anche con il mio contributo.

Ø  Puoi esprimere due preferenze, se i candidati sono di genere diverso (donna e uomo): mi candido insieme a Santola Borrelli, una donna perbene, capace di sapersi rimboccare le maniche come me per dare il proprio contributo alla città di San Giorgio.

 

POSSO CONTARE SUL TUO AIUTO?

Grazie mille!!!

Sergio Fiorenza

 




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9 mag 2015

ci candidiamo!!!

Abbiamo deciso di candidarci al comune di San Giorgio perchè pensiamo di poter contribuire al cambiamento ed allo sviluppo della città in cui siamo cresciuti. santola ed io siamo pronti ad impegnarci, passo passo, sin da ora. Contiamo sull'aiuto di tanti amici che vorranno darcelo prima e, soprattutto, dopo le elezioni.
INSIEME, POSSIAMO CAMBIARE.

22 feb 2015

#thinkingday #intolleranza #coesistenza COSTRUIAMO LA PACE: Buon Compleanno BP!

Ma perché le persone sono convinte di dover imporre la propria visione del mondo agli altri?

 

Ho diversi pensieri da esporre.

il primo pensiero:

mio figlio a scuola (Scuola Media Salvemini di San Sebastiano al Vesuvio – Na): una ginecologa, a supporto dell’insegnante di scienze, è venuta a rispondere ad una classe di tenneagers “tutto ciò che avreste voluto sapere sul sesso, ma non avete mai osato chiedere”, o una cosa simile, percepita così. Mi sembra una cosa buona. Al ritorno a casa di Daniele, mi ritrovo racconti di cose buone dette (cose ben fatte, avvertimenti corretti, comportamenti da adottare sicuri, ecc) e di una curiosità: la Ginecologa, cattolica, alla scoperta dell’ebraicità di mio figlio, gli chiede del perché “non crede in Gesù” e poi lo incalza, dicendo che lui deve credere alla Verità assoluta, che è Gesù. Io, che sono cattolico e praticante e nel pieno di un percorso interiore molto religioso, non mi son mai permesso di dire una cosa del genere a mio figlio, proprio per rispettare la sua identità. MA PERCHE’ QUESTA SI CONCEDE QUESTO LUSSO? Perché è in una posizione di docente? E che c’entra il suo ruolo con la religione? Che bisogno ha una persona adulta di “fare pressione” su un teenager sperando di fare proselitismo o conversione? Beh, poi ci preoccupiamo della pace nel mondo?

 

Secondo pensiero:

in questi ultimi tempi ci sono stati casi di violenza per motivi di religione, soprusi, guerre… Attentati in Iraq, la guerra in Siria, l’invasione dei migranti dal Mediterraneo all’Italia e tutto ciò che ne consegue, l’ISIS a 500 km dalle coste italiane, la questione francese di CHARLIE EBDO. E tutti a sentire la necessità di dover schierarsi per l’una o per l’altra parte. IO NON SONO CHARLIE. Io non voglio esserlo. Se le parole hanno un senso, per me l’estremismo e l’aggressione è cosa che crea rottura, che lavora contro la Pace. Sia essa una matita o un cannone. Una gola squarciata o una diffamazione (o una offesa) non possono stare sullo stesso piano concreto (non possono esser paragonate), ma sono un’offesa alla dignità umana alla stessa maniera. Si, è vero, l’una sopprime una vita, l’altra la mortifica: due azioni contro la vita, con ripercussioni diverse dal punto di vista esistenziale. Ma quando ho visto cosa ha scritto negli anni Charlie Ebdo, non me la sono proprio sentita di dire “JE SUIS CHARLIE”. Ovviamente, il diritto di parola e di critica deve essere Sacra in un paese democratico: se non condivido ciò che è scritto in Charlie, basta non comprarlo. Ma pensando a ciò che ho visto, mi sento offeso in quanto uomo (che bisogno c’è di offendere con tale acredine un credo religioso e le sue forme? In Charlie ho visto offese ben più profonde per il Cristianesimo che per l’Islam).

 

Terzo pensiero:

chi si trova in condizioni di subire angherie, spesso “pretende” la solidarietà: beh, anche in questo caso la pretesa la trovo ridondante, inutile, che divide e separa anziché unire. A che serve pretendere ciò? Ad aumentare il proprio sentirsi vittima? O ad escludere dalla propria cerchia chi è con me e chi è contro di me? Se io, da napoletano, dovessi pretendere la solidarietà da parte di tutti perché qui si spara per strada e puoi finir vittima inconsapevole, a che mi serve? A creare la sensibilità? Non penso… Ritengo che devo fare qualcosa per creare uno spirito di reazione qui sul mio territorio (se ne ho la forza), così come esprimere solidarietà alle persone che non hanno forze per reagire… ma reagire a delle pretese mi sembra poco efficace. Io oggi penso a tutte le situazioni in cui la Vita Umana viene mortificata e mi sento impossibilitato: una vita uccisa a Gerusalemme ha lo stesso valore di una vita lasciata morire nel Darfur, l’Iraq e le sue uccisioni hanno lo stesso peso (e mi crea la stessa angoscia) di ciò che avviene nelle uccisioni di camorra (e non giudico il morto da che parte sta), la crisi Ucraina e le morti conseguenti; la Siria…. Prego, prego molto… che posso fare di più? Cerco di costruire la pace ogni giorno. Se posso, cerco di non dividere, ma di unire. Non sempre ci riesco, sono un Uomo e fallace. Ma cerco di mettere in evidenza i comportamenti positivi che costruiscono relazioni. Una su tutte: ieri ho saputo che ad Oslo, i musulmani hanno fatto una catena di difesa introno la sinagoga per lasciar pregare gli ebrei in santa pace… Questo è un gesto di COSTRUTTORI DI PACE. Altro che solidarietà scritta. Altro che Islam religione estremista. Ho letto il Corano per curiosità personale, ho visitato sinagoghe, ma non trovo in questi scritti maggiore violenza di ciò che è scritto nel Vecchio Testamento. Le interpretazioni sono o meno adatte ai tempi. Ma ho da dirvi il mio incontro diretto con l’Islam: entrai in una Moschea in un paese africano, un po’ di anni fa. Cercavo l’incontro con Dio (quello “mio”, in un luogo “non mio”). Mentre cercavo di orientarmi, venni catturato dal sorriso di un anziano che faceva le abluzioni prima di pregare… quel sorriso così dolce mi avvolse, mi fece allargare il cuore, mi fece avvicinare a lui ed alla vasca dell’acqua e iniziai a fare la abluzioni anche io, con lui. Nessuno dei due parlava la lingua dell’altro, ma ci capivamo…e lui continuava a sorridermi, pieno d’Amore. Avevo incontrato Dio.

 

Perché scrivo questo proprio oggi?

Oggi è il giorno in cui tutti gli scout del mondo festeggiano la nascita del proprio fondatore, Baden Powell (BP, per gli amici!). Era candidato al premio Nobel per la Pace nel 1939 (ma non fu assegnato per lo scoppio della guerra mondiale): il suo è un movimento di giovani orientati a costruire la pace giorno per giorno. Noi siamo parte di questo flusso mondiale. Sono orgoglio di essere scout. Auguri, BP!

 




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ptg leone 1982 sez. Portici

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