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25 set 2008

ciccio salerno, arrivederci!

Caro Ciccio,
oggi ci hai lasciato. Ero a Praiano, sulla costiera amalfitana, quando è arrivato un sms con la notizia che eri morto. Ero nel paradiso terrestre: ho subito pensato che sei andato in un posto simile.
mentre parlavo di lavoro la mia mente si è assentata dalla chiacchierata ed è andata al nostro primo incontro: al tecnicamp a Bagnoli irpino, sul lago Laceno. eri molto critico nei confronti del CNGEI e della dirigenza associativa.
ti ho conosciuto così, brontolone e pungente.
ma i tuoi occhi mi parlavano d'altro, quella sera. mi parlavano di AMORE PER LO SCAUTISMO. mi parlavano di PASSIONE per la VITA DI CAMPO. mi parlavano di ENTUSIASMO per le cose che facevi, mi parlavano di IMPEGNO per i giovani di Niscemi, mi parlavano di STRATEGIE per lo scautismo siciliano.
Ti ho reincontrato al tecnicamp giù in Sicilia, quando avevi il fazzolettino al collo che serviva per asciugarti il sudore mentre cucinavi (perchè il Capo deve dare l'ESEMPIO! dicevi) con il forno da campo e guardavo nei tuoi occhi l'ORGOGLIO ed il DIVERTIMENTO di stare in mezzo ai ragazzi (non solo i tuoi, ma anche quelli degli altri!). Mi facesti fare il giro di ogni centimetro del tuo sottocampo ed eri fiero di ciò che i ragazzi erano stati capaci di fare.
Ed è per questa tua lealtà e schiettezza, per la passione e per l'entusiasmo, per l'amore verso lo scautismo e per il CNGEI che ti chiesi di candidarti al consiglio nazionale. Ti dissi anche che nonostante tu fossi un rompiscatole, mi piaceva la tua lealtà e la tua schiettezza: per questo volevo costruire tre anni di CN con te. MA tu rifiutasti, nonostante le mie insistenze. Mi spiegasti le motivazioni, che già allora consapevolmente prefiguravano questo appuntamento di oggi: me lo dicesti ed io non insistetti più. E ti ho rivisto ancora in Assemblea Nazionale, nell'ultima, quella di novembre scorso. Ho apprezzato, al di là dei tuoi brontolii tumultuosi, la voglia di far capire che vivere a Niscemi non è cosa semplice; fare scautismo in Sicilia non è proprio facile. Le riforme dello Statuto ti hanno appassionato e hai messo il cuore in ogni intervento, con coerenza e consapevolezza. Non era importante se tutti gli altri la pensassero in maniera diversa, ma tu esercitavi il diritto di difendere la tua visione. Ho cercato di rassicurarti avvicinandomi e dicendoti: "non preoccuparti, Ciccio, sappi che il CN e il Capo Scout ti saranno sempre vicino! fai presente le tue esigenze e chiedici cosa possiamo fare per voi. Vogliamo essere vicino a Voi". Ma tu mi guardasti stralunato, con l'occhio spento. Non mi prestasti ascolto: forse eri troppo preso dal dibattito assembleare notturno.
Ti salutai fraternamente quando stavi andando via, la domenica. Non immaginavo che sarebbe stata l'ultima volta che i nostri sguardi, schietti e sinceri come sempre, si sarebbero incontrati.
Nell'ultimo incontro in Sicilia, a Luglio scorso, non c'eri, ma c'erano i soci della tua Sezione. non ho avuto il coraggio di chiedere come stavi, perchè quando loro parlavano di te, le lacrime velavano i loro occhi. Erano gli occhi di chi ti ha tanto amato e avrebbe coluto difenderti da un triste destino. Vanamente.
Ciccio, oggi ci hai lasciato. Ma perchè non riesco a togliermi dagli occhi la tua faccia sorridente, la barba non fatta di qualche giorno, gli occhi che parlano al posto del cuore senza che la bocca si apra, l'immancabile cappellone in mano? sembra tanto che ti stai abbassando verso di me per salutarmi con il bacio, affettuosamente, come facevi quando ci incontravamo, prima che cominci a lamentarti per dirmi tutte le cose che non vanno...
Grazie Ciccio.
Buona strada. I tuoi figli, i tuoi ragazzi, i tuoi scout, i tuoi amici possono essere orgogliosi di averti conosciuto. Spero che questo possa confortarli per la tua assenza.
Arriverderci Ciccio. Lo so che un giorno ci incontreremo nuovamente. da qualche parte che tu conosci ed io non ancora. grazie per avermi donato quella scintilla di eternità sempre presente nei tuoi occhi.

22 set 2008

dopo interbranca

appena tornati da interbranca, neanche il tempo di riprendersi. Mi sono rituffato nello sprint per il seminario di sabato e domenica prossima e per l'organizzazione del comitato federale allargato.
per il secondo anno consecutivo, il comitato federale di autunno è allargato al nostro Consiglio Nazionale ed ai Commissari Nazionali e al Comitato Centrale dell'Agesci. E' la voglia di voler discutere e costruire insieme tutti i passi necessari per una federazione non risultato di somma pura, ma frutto di un vero spazio dove si sottolineano i punti in comune delle 2 associazioni che fanno lo scautismo italiano e le differenze che possono dare l'opportunità reciproca di crescere nella diversità.
MA PARLIAMO di INTERBRANCA: un bell'incontro, frutto dei miglioramenti apportati dopo l'esperienza dello scorso anno. E concretizzazione di coinvolgimento, di condivisione, di ricerca della mediazione con il fine di poter esprimere al meglio differenti posizioni che possano trovare punti comuni per ogni slancio in avanti del CNGEI.
sono contento per com'è andato l'incontro, perfettibile e migliorabile. Non sono contento per lo stile che abbiamo mostrato: abbiamo ancora tanto in cui migliorare in questo settore.
abbiamo lanciato il nuovo PEG, il Progetto di Sezione, il documento sul ruolo del Capo Gruppo, abbiamo discusso di assemblea straordinaria per le riforme istituzionali, abbiamo chiesto quale coinvolgimento sia possibile per i giovani per i processi decisionali a tutti i livelli. L'importanza della Comunicazione; è partito il gruppo di Lavoro sull'Uniforme. Tutto chiedendo, condividendo, riconoscendo i propri errori se ve ne sono stati.
E proprio su questo punto mi piace soffermarmi: la delibera controversa delle iscrizioni è stato motivo di grande dibattito. Qualcuno ha superato il limite, ma ancora una volta abbiamo preso coscienza che siamo dei volontari, che facciamo le cose al meglio, ma non è la nostra porfessione; abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti per poter fare bene e nessuno può essere tanto presuntuoso da considerarsi perfetto o portatore della verità. Noi siamo convinti che riconoscere gli errori sia una forza morale più che una manifestazione di debolezza: e come tali ci siamo mossi e continueremo a muoverci, convinti che insieme possiamo fare molto. da soli, facciamo poco e male. ma dobbiamo raccogliere le volontà di tutti affinche sia l'intero CNGEI a vincere.

OMAGGIO A TROISI

La Reggia di Caserta: il mio Sogno Eterno

Dissacrante ed esilarante!

ptg leone 1982 sez. Portici

ptg leone 1982 sez. Portici

La notte dei cristalli: germania, 9 novembre 1938

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