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24 dic 2012

AUGURI!!!

Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere
Vend. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi. Bisognano, signore, almanacchi?
Pass. Almanacchi per l'anno nuovo?
Vend. Sì signore.
Pass. Credete che sarà felice quest'anno nuovo?
Vend. O illustrissimo, sì, certo.
Pass. Come quest'anno passato?
Vend. Più più assai.
Pass. Come quello di là?
Vend. Più più, illustrissimo.
Pass. Ma come qual altro? Non vi piacerebb'egli che l'anno nuovo fosse come qualcuno di questi anni ultimi?
Vend. Signor no, non mi piacerebbe.
Pass. Quanti anni nuovi sono passati dacchè voi vendete almanacchi?
Vend. Saranno vent'anni, illustrissimo.
Pass. A quale di cotesti vent'anni vorreste che somigliasse l'anno venturo?
Vend. Io? Non saprei.
Pass. Non vi ricordate di nessun anno in particolare, che vi paresse felice?
Vend. No in verità, illustrissimo.
Pass. E pure la vita è una cosa bella. Non è vero? Vend. Cotesto si sa.
Pass. Non tornereste voi a vivere cotesti vent'anni, e anche tutto il tempo passato, cominciando da che nasceste?
Vend. Eh, caro signore, piacesse a Dio che si potesse.
Pass. Ma se aveste a rifare la vita che avete fatta nè più nè meno, con tutti i piaceri e i dispiaceri che avete passati?
Vend. Cotesto non vorrei.
Pass. Oh che altra vita vorreste rifare? La vita c'ho fatta io, o quella del principe, o di chi altro? O non credete che io, e che il principe, e che chiunque altro risponderebbe come voi per l'appunto; e che avendo a rifare la stessa vita che avesse fatta, nessuno vorrebbe tornare indietro?
Vend. Lo credo cotesto.
Pass. Nè anche voi tornereste indietro con questo patto, non potendo in altro modo?
Vend. Signor no davvero, non tornerei.
Pass. Oh che vita vorreste voi dunque?
Vend. Vorrei una vita così come Dio me la mandasse, senz'altri patti.
Pass. Una vita a caso, e non saperne altro avanti, come non si sa dell'anno nuovo?
Vend. Appunto.
Pass. Così vorrei ancor io se avessi a rivivere e così tutti. Ma questo è segno che il caso, fino a tutto quest'anno ha trattato tutti male. E si vede chiaro che ciascono è d'opinione che sia stato più o di più peso il male che gli è toccato che il bene; se a patto di riavere la vita di prima con tutto il suo bene e il suo male, nessuno vorrebbe rinascere. Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?
Vend. Speriamo.
Pass. Dunque mostratemi l'almanacco più bello che avete.
Vend. Ecco, illustrissimo. Cotesto vale trenta soldi.
Pass. Ecco trenta soldi.
Vend. Grazie, illustrissimo: a rivederla. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi.
G. Leopardi

23 nov 2012

ANTISEMITA?

Mio figlio, ieri sera, guardando insieme il TG, mi ha chiesto: 'papà, cosa significa ANTISEMITA'? Non gli ho saputo rispondere cercando i perchè. Che cosa gli dico?

29 set 2012

Centenario del CNGEI

Quest'anno si festeggiano i primi cento anni di scautismo in Italia. il CNGEI lo festeggia ad iniziare dal 12 ottobre. mi piacerebbe portare avanti questa idea: Coinvolgiamo i gruppi Agesci alla festa dei cento anni? ogni gruppo CNGEI programma, durante quest'anno, la festa dei cento anni nella propria sede. Invita il gruppo AGESCI con cui è più facile entrare in contatto per condividere la festa, l'anno: un po' per riflettere che, all'inizio, eravamo tutti insieme. Poi la storia ci ha fatto allontanare: ma perchè non festeggiare insieme? E poi farei uno spazio sul web per raccontare com'è andata. Insieme al gruppo AGESCI (di cui ritengo fondamentale la presenza perchè nostri principali parenti strettissimi), inviterei poi anche gruppi scout di altre associazioni (se presenti sul territorio) o altre associazioni affini alla nostra attività educativa...che ne pensate?
http://www.cngei.it/in-primo-piano/76-locandina-eventi-ottobre-2012.html

2 set 2012

Card. Martini

Un NON CREDENTE scrive: 'quella cosa bellissima che é la vita non ha potuto crearla nessun altro che un Essere Straordinario'. Il Card. Martini risponde: 'nonostante la differenza tra il mio credere e la sua mancanza di fede siamo simili, lo siamo come uomini nello stupore davanti al creato e alla vita'. Eminenza, ci mancherai, a nome di tutti i credenti ed i non credenti, a nome di tutti quelli che cercano. Grazie.

 

 

27 lug 2012

9 anni: giusto in tempo per assaggiare la vita ed andar via!

Caro Gennaro, sei andato via con il foulard al collo. ti sei iscritto al branco del gruppo di Massa di Somma un po' di tempo fa, quando potevi giocare ancora con gli altri lupetti. non ho avuto ne modo ne tempo per chiacchierare con te e per capire, insieme, cos'è la Vita. La tua esistenza è stata concentrata in pochi anni, tutta basata sulle relazioni con i tuoi genitori, con i tuoi amici ed il branco: immagino negli ultimi tempi quanto importanti e quanto intense fossero le carezza di tua mamma e di tuo padre. Un modo per dirti "non sarai mai solo, neanche nel momento fatidico". Immagino i tuoi occhi a guardare fuori la finestra, soprattutto negli ultimi giorni, quando il respiratore ti strappava ancora qualche attimo alla morte, per poter correre con la mente - unica vera tua libertà che hai esercitato fino alla fine - insieme ai tuoi amici... quando hai giocato a scalpo, hai disegnato in tana, hai corso tra i banchi di scuola, per le strade di Massa di Somma. Immagino i tuoi occhi a chiedere, fino alla fine "perchè?"... e non uno sguardo capace di saperti rispondere. Ora stai sussurrando alle miei orecchie mentali, quel "perché" con consapevolezza, a me che sono ancora smarrito ed incapace di poterti rispondere, ma contento di sapere che tu, le tue risposte le hai avute. ora sei lì: chissà, incontrerai Baden Powell? sarai pronto a passare in Reparto da lui? monterai la tenda? chissà con quanti bimbi giocherai ancora... Gennaro se puoi, se ti è concesso, ogni notte avvicinati a tua mamma e a tuo padre e dai loro un bacio: sapendolo si consoleranno ogni sera, sapendo che il loro angelo è sempre lì vicino a loro, che non li abbandonerà mai, così come tu non potrai mai abbandonare il cuore loro. Loro hanno più bisogno di te di quanto tu di loro. Se ti è concesso, caro Gennaro, fai che Qualcuno possa intervenire e dare forza, ogni giorno, a tuo padre e tua madre, ad andare avanti e a cercare ancora una futuro in ogni momento che si presenta innanzi a loro: come ben sai, per loro è difficile se non impossibile. E solo tu puoi aiutarli: fagli sapere, in un modo o in un altro, che sei felice vicino a Lui, che ti sta coccolando, che li aspetterai e condividerai con loro il resto del Tempo, nell'Infinito e nell'eterno.

23 giu 2012

Scuola elementare, che spettacolo!

stasera sono stato al saggio di fine anno della Scuola di Riccardo "ascoltando i bambini". è stata una manifestazione toccante. eppure io sono abbastanza impermeabile a visto tipo di eventi. ma ho visto tanta cura, tanta dedizione, tanta passione, tanta attenzione verso i bambini. uno spettacolo piacevole dove bambini si sono preparati, chissà da quanto tempo, a realizzare un musical. Veramente ben fatto. e mi domando: quante scuole fanno una festa così bella di fine anno? quante di queste mettono al centro della festa i ragazzi di quinta che andranno via? quanta maniacale attenzione le altre scuole potrebbero mettere nel far sentire il ragazzo, la ragazza, protagonista della sua vita, della sua formazione, della sua educazione? veramente ben fatto. Brava, Sasi Furfaro, brava tutta l'equipe della scuola. c'era germania grecia in TV, ma non ne ho sentito la mancanza: sono stato felice di aver passato 3 ore, senza accorgermene, ad apprezzare tanti bambini di età tra i 5 ed 10 anni, a fare qualcosa di unico del proprio percorso di crescita. C'è tanta differenza tra questa scuola e le altre: penso che Riccardo sia fortunato di poter frequentare questa scuola

18 mag 2012

A san Giorgio a Cremano, vota ala ballottaggio, Aquilino di Marco

uno sforzo ancora: ti ringrazio se mi hai votato e ti chiedo di confermare questa scelta votando Aquilino di Marco al ballottaggio di domenica prossima a San Giorgio a Cremano. Se non mi hai votato, avrai avuto le tue motivazioni: ma ora hai la possibilità di concedermi la tua fiducia, indirettamente, votando Aquilino di Marco: mi sento di garantirtelo.

6 mag 2012

C'è una grande enfasi sull'articolo di Repubblica a riguardo della presunta posizione dell'AGESCI a riguardo dell'omosessualità. ritengo utile soffermarsi e chiarirci le idee. innanzitutto l'articolo: http://www.repubblica.it/cronaca/2012/05/04/news/gli_scout_e_l_omosessualit-34388792/?ref=fbpr Il messaggio che la Nostra Capo Scout Monia Marcacci ha fatto è molto equilibrato, eloquente, lineare e sono orgoglioso di ospitarlo su questo blog: Questo messaggio nasce da un momento di “ribalta” della nostra associazione consorella Agesci sulle cronache di alcune testate giornalistiche, riguardo al tema dell’omosessualità, oggetto di un Convegno da loro tenuto lo scorso novembre. Mi rammarico molto del riferimento pubblico ad un processo interno, anche coraggioso nel contesto di una associazione cattolica, e di una certa strumentalizzazione per fare notizia. Ritengo che in questo momento sia sbagliato rilasciare un comunicato stampa per chiarire la posizione del Cngei, per altro non messa in dubbio dagli articoli fino ad ora pubblicati. A fronte di sviluppi diversi, si potranno prendere decisioni diverse. Mi preme invece che assieme si rifletta sulla nostra essenza, su chi siamo, cosa facciamo e cosa comunichiamo. So che conoscete bene le azioni portate avanti dal Cngei sul tema dell’orientamento e dell’identità sessuale nel contesto dell’educazione scout (plenary ai campi scuola, interventi agli eventi per soci giovani ed adulti, contenuti per i formatori, etc). Abbiamo in ogni caso validi referenti formativi cui rivolgersi in caso di qualunque dubbio sull’approccio all’omosessualità, si parli di adulti piuttosto che di giovani, tema che MAI rappresenta “un problema” di per sé nella nostra associazione. Il Cngei si configura come una associazione scout che ha fatto scelte forti e chiare. Laicità, coeducazione, democrazia e impegno civile ci contraddistinguono. Queste scelte, assieme ai valori espressi dalla Legge e dalla Promessa scout, ci guidano nell’azione educativa all’interno dell’associazione e nella nostra vita quotidiana. Educhiamo i nostri ragazzi e le nostre ragazze alle scelte ed alle responsabilità che ne derivano, in ogni ambito nella vita, per diventare ogni giorno migliori cittadini domani. Facciamo questo curando la loro spiritualità nel rispetto delle scelte di ciascuno, abbattendo gli stereotipi ed i pregiudizi, vivendo la natura assieme a loro, educando all’accoglienza della diversità, cioè valorizzando le differenze come arricchimento per il gruppo. Tutto questo attraverso il metodo scout. Riteniamo che per applicarlo, per fare una buona educazione scout, occorrano adulti motivati, corretti e preparati, che aderiscano profondamente e consapevolmente alle scelte associative ed ai principi che ci ispirano. L’adesione a questi valori e a queste scelte è per definizione, nel suo significato e nella sua stessa essenza, svincolata da aspetti contingenti della vita di giovani ed adulti, quali estrazione sociale, etnia, credo, genere, orientamento sessuale e convinzioni politiche. Così come lo è la capacità educativa e formativa, anzi: l’adesione ai valori matura e si arricchisce delle esperienze di vita e delle caratteristiche di ciascuno, a beneficio dell’educazione dei giovani, nel perseguimento degli scopi associativi. Monia – Capo Scout Ritengo che, leggendo l'articolo di Repubblica BENE e senza paraocchi, mi risulta chiaro che il giornalista ha costruito l'articolo in maniera provocatoria. C'è l'unico fatto chiaro che si evince: è iniziato un dibattito all'interno dell'Agesci. alla luce del sole: ci vuole coraggio, per essere un'associazione CATTOLICA. ci vuole coraggio, per un'associazione che ha fatto lo stesso tipo di dibattito sull'uso del preservativo qualche anno fa. ed ora nell'articolo sono citati pensieri e temi di personalità che tenderanno ad orientare la scelta dell'Agesci, ma scelta non ancora compiuta. Conosco tante altre personalità dell'Agesci che la pensano in maniera diversa. Conosco la capacità di sintesi dell'Agesci: non mi sento di avallare l'articolo. Non mi sento di giudicare l'Agesci nella sua interezza per interventi di personalità (non sono singoli iscritti, ovvio, ma comunque singole persone che esprimono un parere personale, seppur autorevole); incoraggio tutti gli amici a riflettere sull'importanza dell'essere educatore CAPACE DI ADERIRE AI VALORI ED AI PRINCIPI SCOUT, a prescindere del colore della camicia. Quando penso al COMING OUT, mi viene in mente la battuta di Benigni nel film la vita è bella: papà, perchè gli ebrei non possono entrare in questo negozio? forse perchè gli sono antipatici...Papà, ma noi in libreria facciamo entrare tutti... ok, da domani ce lo metto anchio un cartello. chi t'è antipatico? boh, a te? a me mi sono tanto antipatici i visigoti e i ragni. perciò ci scrivo "vietato l'ingresso ai ragni e ai visigoti! A questo punto aggiungo il comunicato dei Presidenti del Comitato Nazionale dell'Agesci a seguito del caos generato e l'articolo comparso poco dopo su repubblica.it: Conoscere, comprendere, agire. Affrontiamo anche il tema dell'omosessualità Ai capi Agesci e a chi abbia volontà di leggere per capire Chi fa educazione non può non interrogarsi con metodo, costanza e onestà intellettuale su tutti i temi che interpellano l’educatore. La comprensione di fenomeni complessi, l'approfondimento dei diversi profili, la riflessione sono un dovere del singolo educatore, delle comunità nei singoli Gruppi, dell'Associazione nella sua dimensione nazionale. All'insegna quindi di tre verbi - conoscere, comprendere, agire – è stato avviato in Agesci un passo di studio sul tema dell’omosessualità. Lo abbiamo fatto con il convegno del 12.11.2011, ascoltando tre relatori e avviando una riflessione aperta e non discriminatoria, in linea col metodo scout che allena a conoscere, ad accogliere, a valorizzare le persone, a essere testimoni del messaggio cristiano. Abbiamo pubblicato gli atti di quel convegno, che invitiamo tutti a leggere e ad approfondire. Come già indicato, si tratta di atti del convegno. Ogni sintesi forzata, o attribuzione agli atti del convegno della natura di linee guida, è dunque impropria e fuorviante. La riflessione dell’Associazione sul tema dell’omosessualità prosegue. La sintesi che costruiremo riguarderà naturalmente le linee educative, senza pretesa di giudizio sulla persona in sé. Ci stiamo confrontando su questo tema come abbiamo sempre fatto sugli altri grandi temi che interrogano i giovani e chi si occupa di loro, a partire anche da seminari e convegni: l'educazione alla legalità, le forme di dipendenza, prepararsi alla vita adulta, alla curiosità verso il nuovo senza rinunciare alle radici, alla partecipazione politica, alla responsabilità in tutte le sfere della vita. E questo, a supporto dell’impegno quotidiano degli educatori scout – ai quali va il nostro grazie - che si occupano con spirito di servizio di aiutare la crescita di bambini, adolescenti e giovani, anche in contesti di frontiera e socialmente difficili. Su questi argomenti reali, piuttosto che su ipotesi mal fondate, ci sarebbe molto da scrivere e ci si potrebbe serenamente confrontare. Conoscere, comprendere, agire di conseguenza, è il percorso che usiamo. Cerchiamo di seguirlo e, con faticosa coerenza, di testimoniarlo. Ai ragazzi che ci sono affidati in primo luogo. E poi anche a tutti i nostri interlocutori che ci osservano, che spesso ci stimolano, che talvolta legittimamente non la pensano come noi, che in qualche caso ci giudicano senza aver coniugato quei tre verbi. I Presidenti del Comitato nazionale Marilina Laforgia e Matteo Spanò un articolo successivo di Repubblica. http://www.repubblica.it/cronaca/2012/05/05/news/agesci-34493890/

25 mar 2012

mi candido, per dare continuità al mio impegno

E' da tanto che ci pensavo...prima o poi sarebbe arrivato il momento. e non mi sarei potuto tirare indietro se avessi voluto dare seguito al mio impegno nel sociale.
Ho sempre pensato, da scout, che ogni giorno, ogni momento è quello giusto per impegnarsi a cambiare il mondo e "lasciarlo migliore di come lo abbiamo trovato", come affermava Baden Powell, il fondatore dello scautismo.
Rimboccarsi le maniche è il principio del fare: uno scout non ha mai le maniche della propria camicia abbassate, ma sempre arrotolate. Aiutare il prossimo è alla base del cittadino ideale che lo scautismo cerca di preparare. Fare del proprio meglio per essere sempre preparati a servire: l'essenza dello scautismo.
Una vita passata negli scout. Per prepararsi continuamente ad aiutare gli altri.
L'ho fatto negli scout dal 1980. l'ho fatto all'Università, con l'impegno politico. l'ho fatto per San Giorgio a Cremano, quando ero responsabile del gruppo scout locale ed attraverso il quale, eravamo presenti sul territorio.
ho sempre pensato che bisogna impegnarsi e non mollare. per migliorare la società non bisogna solo lamentarsi ed indignarsi. bisogna metterci la faccia e rimboccarsi le maniche.eccomi qua.
se gli amici, le persone che crederanno in me mi daranno la forza elettorale per essere eletto, farò tutto il possibile per creare movimento intorno a noi e lavorare insieme, collaborare insieme, cooperare per una città migliore.
chi mi conosce, sa che manterrò la mia promessa.

14 gen 2012

Succede solo a Napoli






Esilarante... MA VERO! è la nostra cultura che ci fa vivere così...

OMAGGIO A TROISI

La Reggia di Caserta: il mio Sogno Eterno

Dissacrante ed esilarante!

ptg leone 1982 sez. Portici

ptg leone 1982 sez. Portici

La notte dei cristalli: germania, 9 novembre 1938

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