Si sta discutendo in Mailing List in maniera accesa e, spesso, con toni scomposti.
Nella forma e nella sostanza.
Vengono espressi pensieri che ciascuno può esprimere, ma tutti devono farlo RISPETTANDO la SENSIBILITA’ altrui. Cosa vuol dire rispetto? Il rispetto non è ossequio, deferenza, riverenza. E’ attenzione, considerazione e riguardo per le persone, le istituzioni e le cose. E’ la prima categoria d’ogni forma educativa che non può essere insegnata, ma che si apprende con l’esempio, la prassi, l’imitazione e l’identificazione. (www.studiostaffolani.it/dettaglio.asp?id=12&idS=2). Cos’è la Sensibilità? È ciò che ciascuno di noi prova nell’anima, con i propri sentimenti, rispetto ad azioni od emozioni provocate dal mondo esterno a noi. Più reagiamo agli stimoli esterni in maniera forte, più siamo sensibili.
Bene, perché non riusciamo ad essere di ESEMPIO di RISPETTO della SENSIBILITA’ ALTRUI? Ognuno si arroga il diritto di essere il portatore o la portatrice della VERITA’ ASSOLUTA, insindacabilmente. E se qualcuno osa contrariare, ecco che l’orgoglio fa reagire e… aggredire di rimbalzo.
Perché non si riesce a scrivere in Mailing List senza aggredire? Perché non ci si impegna a discutere civilmente –DA SCOUT (cioè rispettando la Legge Scout perché impegnatosi con la Promessa) – esprimendo il proprio parere ma lasciando la porta aperta al confronto ed alla possibilità che l’altro abbia ragione? Possibile che ognuno di noi crede veramente che il proprio ragionamento è l’unico possibile, vero, inequivocabile ed indiscutibile?
LA MAILING LIST del CNGEI deve essere una piazza virtuale dove ognuno deve avere la possibilità di parlare, anche per dire le cose più astruse. E nessuno deve scandalizzarsi, a patto che chi scrive sia veramente Sensibile e Rispettoso. Lo spero profondamente, altrimenti la nostra tanto amata LAICITA’ va a farsi friggere.
Ovviamente questi meccanismi non sono usati solo in Mailing List, ma anche direttamente nei dialoghi a due. Ed essendo il Capo Scout, veramente tante persone mi scrivono, mi telefonano, mi suggeriscono cosa devo fare, cosa non devo fare, cosa avrei dovuto fare e non ho fatto, cosa ho fatto di sbagliato (e fin qui è la democrazia) in maniera aggressiva, offensiva, senza rispetto alcuno, senza il minimo sentire del dialogo civile (e questo non è da SCOUT!).
E la cosa che fa più male è il sentirsi attribuire poca trasparenza, dietrologia, tattica politica ai limiti della legalità: se penso che il primo articolo della Legge Scout cita “LA PAROLA DELL’ESPLORATORE E’ SACRA” che fa da specchio alla interpretazione iniziale del fondatore “è un onore per lo scout meritare fiducia”, a me vengono i brividi. L’impegno mio, per il foulard che porto al collo, è quello di credere sempre che chi ho davanti e che ha promesso come me di vivere da scout, si sforzi di dire la verità, che non mi vuol fregare, che è un suo punto d’onore meritare fiducia. Ed io devo ricambiarlo almeno dimostrando lo stesso sforzo (in coscienza mia prima che esternandolo).
Spero che chi avrà voglia di scrivere su questo blog, lo faccia con il RISPETTO DELLA SENSIBILITA’ di chi legge, visto che neanche qui ho messo alcun filtro e non leggo né censuro in anticipo rispetto alla pubblicazione.
Sono orgoglioso di essere scout. Di essere uno scout italiano. Di esserlo del cngei. E mi impegnerò sempre per meritare la fiducia di tutti coloro che hanno prestato la promessa scout, qualunque sia il colore della camicia.
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