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20 mag 2008

in preparazione alle conferenze mondiali

in preparazione alle conferenze mondiali, ci stiamo organizzando per discutere di diverse questioni in seno al comitato federale che si terrà il 31 maggio pv.La difficoltà non è tanto alla Conferenza Mondiale WAGGGS in sud africa, dove il mare è calmo ed il dibattito è sulla progettualità, ma soprattutto in casa WOSM, dove l'amaro in bocca è ancora tanto e l'effervescenza non cessa di montare... siamo ancora in una fase di dibattito. L'agitazione tra paesi è forte, le telefonate si accavallano e le tattiche si moltiplicano. A volte sembra veramente lontano il mondo delle tende, dei fuochi di bivacco, dei giochi scout, della vita all'aria aperta. Ma tant'è, la FIS deve impegnarsi a giocare un ruolo di primo piano se vuole dare risalto alla partecipazione alla vita dello scautismo mondiale.abbiamo fatto diversi passi dall'inizio della crisi WOSM. A novembre 2007:da subito sia tramite la presidenza che i commissari internazionali abbiamo attivato tutti i canali possibili per raccogliere le informazioni necessarie ad avere una quadro chiaro della situazione
Dopo esserci confrontati sia internamente tra i membri del comitato federale (a cui partecipano sia i presidenti dell’Agesci sia capo scout e presidente del CNGEI) sia con i membri eletti delle nostre associazioni nei Comitati Mondiali ed Europeo di WOSM abbiamo deciso di:- inviare una lettera al Comitato Mondiale chiedendo di rappresentare con chiarezza quanto sta accadendo e quanto intendano porre in atto per risolvere la situazione mantenendo come obiettivi prioritari l’unità di WOSM e il non cedere a ricatti e prese di posizione di pochi;-sottoscrivere la richiesta con altri paesi (per statuto dovrebbero essere almeno 53) di convocare una conferenza mondiale straordinaria organizzata per ricondurre nell’ambito istituzionale corretto un confronto con le associazioni “dissidenti” senza pregiudiziali da entrambe le parti;-far avere la richiesta di conferenza mondiale straordinaria al Comitato Mondiale entro il 12 novembre ed aspettare i risultati di questo incontro
Abbiamo cercato di raccogliere le firme di tutte le organizzazioni nazionali scout che condividevano la nostra proposta e ne abbiamo raccolte oltre 40: chiedevamo di effettuare un incontro straordinario di 1 rappresentante per paese del mondo. Proponevamo Roma e la FIS se ne sarebbe fatto carico. Dopo un po’ e qualche tentennamento, alcuni promotori dell’idea italiana, decidono di non supportarla più e l’idea viene persa.
Preso atto di ciò, dal nostro comitato federale del 5 gennaio 08 escono fuori alcune proposte:
priorità da perseguire e da proporre:
1) ruolo dei presidenti delle regioni all’interno del WSC (oltre alla presenza dare il diritto di voto);
2) valutazione dell’accentramento/decentramento (tra regioni e mondo; tra associazioni e mondo);
3) modifiche alla costituzione per non dare il voto al SG e tesoriere in seno al WSC
4) Differenziare maggiormente le entrate del bilancio Wosm. Istituire un fondo di riserva a tutela.
5) Esplicitare un maggiore equilibrio tra i ruoli del SG e del WSC anche equilibrando le risorse economiche assegnate per il rispettivo funzionamento
6) Prevedere l’elezione di componenti supplenti del WSC

Inoltre:
- spiegare ai nostri capi cos’è successo, sottolineando lo stile scelto dalla federazione di confronto collegiale e riflessione sulla complessità. Presentare le cose decise a questo comitato. Diffondere le lettere del WSC e le risposte.
- Valutare i candidati al WSC (se ne dovranno eleggere 6 in Corea) e chi supporterà le azioni della FIS
- Porre attenzione a creare delle regole che possano poi essere realmente attuate (cioè con modalità realistiche) e che prevedano sanzioni per i casi di mancato rispetto (attuabili anche le sanzioni)
- principali punti (a grosse linee) del documento del gruppo Governance: diversi scenari per la figura del Segretario Generale; ruolo dei presidenti delle regioni all’interno del World Scout Committee (oltre alla presenza dare il diritto di voto); valutazione dell’accentramento/decentramento (tra regioni e mondo; tra associazioni e mondo); valutazione del rapporto volontari/professionali
- Esplicitare che la copertura di incarichi associativi è incompatibile con l’elezione in World Scout Committee.
- Promuovere la logica del confronto aperto e della formazione democratica delle decisioni agevolando la circolazione trasparente delle informazioni (modi e tempi uguali per tutti)
- Esplicitare un maggiore equilibrio tra i ruoli del Segretario Generale e del World Scout Committee anche equilibrando le risorse economiche assegnate per il rispettivo funzionamento
- Chiedere al presidente del WSC un intervento politico forte che dia slancio al lavoro di preparazione della conferenza stigmatizzando le posizioni dei vari attori in gioco; recuperare il ruolo istituzionale del WSC dal punto di vista etico e valoriale

Poi gli incontri di Bruxelles di gennaio 08 a cui ha partecipato Roberto Cociancich in qualità di Commissario Internazionale Federale WOSM e all’incontro di Parigi di febbraio 2008 a cui abbiamo partecipato Roberto ed io (in qualità di Vice Presidente Federale), ci hanno dato la possibilità di far presente la posizione dell’Italia, facendo un ottimo lavoro di squadra. Soprattutto l’incontro di Parigi, nell’essenza e nella sua realizzazione, ha rispecchiato l’Idea che proponeva l’Italia a novembre. Orgogliosi che l’idea aveva trovato comunque realizzazione, abbiamo chiarito la posizione dell’Italia sopra elencata nel Comitato del 5 gennaio. Ma il supporto dei candidati al comitato mondiale alle idee dell’Italia non si è sentito molto. Neanche quando abbiamo fatto la proposta di una mozione: con l’esperienza ed il supporto di qualche esperto saremmo stati in grado di farci accettare le mozioni di cui l’Italia si faceva promotrice. La nostra inesperienza burocratica non ci ha fatto avere il risultato sperato.
Ad oggi ci stiamo agganciando alle mozioni degli altri paesi, anche se molte contengono le nostre istanze, ma dobbiamo definire anche chi votare, alla luce dei comportamenti finora verificati in preparazione della conferenza mondiale.

in tutto ciò risultat totalmente marginale decidere chi sarà il capo delegazione: mi sembra svilire il ruolo della FIS e della delegazione intera dare un'importanza strategica e fondamentale al Capo Delegazione senza considerare che ci saranno il Capo Scout ed il Presidente dell'Agesci ed il Capo Scout del CNGEI oltre a altri rappresentanti di grande capacità, con tutto il rispetto di chi andrà a ricoprire il ruolo. Penso che sarà profondamente importante ragionare collegialmente e non stare con la bilancina in mano a distribuire nomine. chi se ne frega di chi fa cosa, mi interessa il saper lavorare all'unisono e raggiungere gli obiettivi. E questo comitato federale ne è all'altezza, garantisco personalmente.

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